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Faro della Vittoria

Alla fine della I Guerra Mondiale si avvertì la necessità di dotare Trieste di un faro più importante rispetto alla Lanterna posta all’estremità delle rive e al contempo di ricordare i marinai caduti in guerra. Nel 1927 fu così inaugurato il faro posto all’ingresso della città dal re Vittorio Emanuele III. Il faro si erge sopra ad un precedente forte austriaco, il  Forte Kressich, e fu disegnato dall’architetto Arduino Berlam e abbellito con la statua della Vittoria alata sulla sua parte superiore, ad opera di Giovanni Mayer e Giacomo Sebroth, e del Marinaio Ignoto in quella inferiore, ad opera congiunta di  Giovanni Mayer  e Regolo Salandini. Il faro nella parte inferiore è realizzato con la pietra carsica di Gabria, e in quella superiore con la pietra istriana di Orsera. Ad aumentare il valore commemorativo del faro, sulla sua parte bassa sono incastonati, sul davanti l’ancora del cacciatorpediniere Audace, la prima nave italiana entrata a Trieste il 3 novembre 1918, e ai lati dell’ingresso due proiettili della corazzata austriaca Viribus Unitis. Su una pietra bianca centrale capeggia il monito: “A.D. MCMXXVII Splendi e ricorda i Caduti sul mare MCMXV – MCMXVIII”.
Attualmente, grazie a una convenzione fra l'ex Provincia di Trieste, oggi UTI Giuliana – Julijska MTU, e la Marina Militare, è possibile visitare la struttura e salire fino quasi sulla sommità e da qui ammirare un panorama incantevole della città.

Come arrivare

Bus 42: Piazza Oberdan - Opicina; 
Bus 44: Piazza Oberdan - San Giovanni del Timavo

Note

Strada del Friuli 141,  Trieste.
Ingresso gratuito.  Sito web

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