- Monrupino - Repentabor
- Percedol
In corrispondenza di una “fessura soffiante” sul fianco di una modesta dolina, alcuni speleologi con un’ardita esplorazione e tenaci scavi, hanno scoperto nel 1997 un ramo del fiume Timavo sotterraneo. L’abisso, profondo complessivamente 300 metri ed esteso quasi 1550 m, consiste in circa 200 metri di stretti pozzi e fessure che danno su alcune ampie sale e gallerie ingombre di crolli e sabbie sul cui fondo, a quota circa 12 m s.l.m. scorre un ramo del mitico fiume carsico. Nell'acqua, che anche in regime di magra fluisce vorticosamente, sono stati visti nuotare protei e pesci. La cavità è di proprietà (
www.boegan.it): la sua esplorazione, resa talora impossibile dalle acque di piena, non è agevole e quindi per soli speleologi esperti.