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Sentiero Derin

Lasciato alle spalle il parcheggio del Monte Belvedere si intraprende il sentiero Derin, in prossimità del primo bivio occorre svoltare a sinistra e seguire la direttrice NW-SE. Il sentiero si mantiene quasi sempre in quota e consente al visitatore di optare per diverse alternative di percorrenza che conducono tutte alla stessa meta (l’area parcheggio del Parco Globojner).
Lungo questo sentiero, una pista forestale che sovrasta la città di Trieste, sono possibili interessanti osservazioni geologico-paleontologiche e approfondimenti di carattere naturalistico e botanico.
Nelle belle giornate di sole, immersi nel verde della vegetazione carsica, sono disponibili splendidi scorci e vedute della città e del golfo di Trieste: le propaggini del Carso, i versanti coperti da una fitta vegetazione, i solchi vallivi, i rilievi spianati, gli  ambienti costieri del golfo e, ovviamente, le aree antropizzate.
L’ambiente carsico, sul quale si sviluppa il sentiero è dominato dai calcari e in parte dal flysch;
i rilievi sono costituiti dalle arenarie e marne del flysch (termine di derivazione svizzero-tedesca), su cui sorgono la città di Trieste e le sue periferie.
I calcari grigiastri che affiorano lungo il sentiero si sono originati 45-50 milioni di anni fa (periodo Eocene medio). Le macchioline bianche di qualche millimetro di diametro  sono fossili di animali unicellulari (foraminiferi) dotati di un guscio calcareo, denominati nummuliti (per la loro forma tondeggiante che richiama la moneta, in latino Nummus = moneta) ed alveoline, inglobati in un fango calcareo, ormai compattato, depositatosi in fondali costieri profondi qualche decina di metri.
A metà del percorso, si incontra la Cava Faccanoni.

Come arrivare

Dalla città di Trieste, seguire le indicazioni per la località di Banne - monte Belvedere (noto ai triestini per essere la sede dei ripetitori della RAI, Radio televisione Italiana). Quasi al termine della salita sia apre un parcheggio sterrato (monte Belvedere) con una vista mozzafiato sulla città.
Bus 39: Stazione centrale - Villa Carsia

Note

Si raccomanda di fare particolare attenzione ai cinghiali, molto presenti in quest'area e ormai abituati alla presenza dell'uomo. In caso di avvicinamento si consiglia si cambiare direzione evitando scatti improvvisi. Il cinghiale non attacca l'uomo se non in caso di evidente pericolo per sé e per i propri cuccioli.

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