44.586548Grotta di PriamoModestissimo vano che si apre sul fianco di una modesta dolina. Nota da sempre, la cavità durante le guerre è stata oggetto di lavori per adattarla a ricovero, tanto che la parte finale della grotta, estesa complessivamente poco più di 20 metri, è costituita da una camera quasi del tutto artificiale. In un profondo scavo effettuato a ridosso della parete terminale è stata rinvenuta una mandibola umana di età incerta.Accessibile a tutti purché dotati di una lampada.POI44.586548Grotta dell'OrsoLa grotta si apre con un imponente ingresso sul fondo di una dolina alberata e consiste in un'ampia galleria poco inclinata dalla forma regolare, lunga circa 175 metri, interessata da due brusche svolte. Nella parte terminale un cumulo di formazioni calcitiche chiude ogni passaggio. Intenso è lo stillicidio che rende alcuni tratti del pavimento argilloso piuttosto fangosi. Nel tratto iniziale sono stati effettuati, in varie epoche, numerosi scavi archeologici che hanno rinvenuto resti murari e vasellame preistorico e romano. Il nome deriva dai resti di Ursus spelaeus rinvenuti nei depositi di fondo. Accessibile a tutti purché dotati di una lampada.POI44.586548Grotta Torri di SliviaAlla grotta nota da sempre per l'ampiezza la considerevole estensione e le grandiose formazioni colonnari a cui deve il nome, si accede attraverso l'ingresso artificiale creato nella prima metà degli anni '60, fino ad allora si accedeva soltanto dal spettacolare pozzo naturale profondo circa una trentina di metri.La visita della grotta è adatta a persone di tutte le età,ed è molto interessante per la varietà di concrezioni e morfologie degli ambienti. Raggiunge i 102 metri di profondità con un cunicolo finale lungo 120 metri che si allaga durante le piene del Timavo.Le visite guidate a cura dell'agriturismo Torri di Slivia in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Trieste sono possibili tutto l'anno negli orari che trovate sul sito www.letorridislivia.net.POI44.586548Grotta del PettirossoLa caverna, un vano di poche decine di metri quadrati, si apre sul fianco di una spettacolare dolina di crollo, denominata Aisa, dai fianchi subverticali e profonda una decina di metri. Un muraglione sorregge la Strada Statale 202 che sfiora il fianco settentrionale della dolina proprio sopra l’antro. Il suolo si presenta costellato di buche e fosse e tra la terra di scarto non è difficile raccogliere qualche coccio o pezzi di selce lavorata.Accessibile a tutti.POI44.586548Grotta AzzurraE’ un'ampia galleria poco inclinata verso l'interno, sul cui fondo massi crollati dal soffitto coprono depositi argillosi e si addossano alle poche concrezioni. Si apre sul fianco di un’ampia dolina, è profonda appena 46 metri, ha uno sviluppo planimetrico di circa 225 m. La dolina e la grotta risultano utilizzate fin dalla preistoria, tanto che nei depositi di fondo si sono rinvenuti resti di animali preistorici, di attrezzi e di vasellame preistorici e storici.Accessibile a tutti.POI44.586548Grotta GiganteLa Grotta Gigante è uno degli emblemi del “Carso Classico”, area ove i
calcari danno luogo a tutte le forme carsiche epigee ed ipogee
possibili, sempre con densità e ampiezza tali da averne fatto il simbolo
universale del carsismo. Lo sviluppo planimetrico è di 719 m, la
profondità di 252 m. Si compone di una grande sala (lunga 168 m, alta 99
m, larga 76 m, volume circa 365.000 mc) e due ampie gallerie. La grotta
è la cavità turistica più vasta al mondo secondo il Guinnes dei
primati.Venne parzialmente esplorata nel 1840 durante le ricerche
volte a reperire l’acqua per l’acquedotto di Trieste, ma per le tecniche
esplorative dell’epoca una caverna così profonda era un ostacolo
insormontabile e solo cinquant’anni dopo si ebbero le prime vere
esplorazioni. L’ingresso venne allargato nel 1904 e la grotta aperta al
pubblico nel 1908: una scalinata di 150 gradini in calcare congiungeva
la galleria d’ingresso con la maestosa sala centrale. Negli anni ’90
venne realizzato un sentiero che risale lungo la parete e raggiunge
l’uscita.Sito webPOI44.586548POI